La notte della politica: un attacco creato ad arte

L’attacco al presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, accomunato in maniera forzata ai fatti di “Concorsopoli”, è uno show politico squallido, un insieme di accuse infondate e di bassa politica. Non si tratta di un tentativo onesto di riportare alla luce la questione, bensì di uno strumento utilizzato per delegittimare un amministratore la cui unica colpa è di presiedere l’Ente Provincia.

Le accuse di “Concorsopoli” contro Romoli, soprattutto quella di Fratelli d’Italia, sembrano una guerra interna al centro-destra. Non c’è un reale interesse per la verità, ma un sinistro tentativo di indebolire un avversario scomodo in chiave elettorale. Gli attacchi rivolti a Romoli sono un esempio di goffaggine politica; sono insensati e pregni di ipocrisia.

Le accuse di “fuori controllo” o di “isteria” sono solo superficiali tentativi di screditarlo.

Invece di agire in modo personale, l’opposizione dovrebbe mettere da parte la settarità e affrontare seriamente i problemi reali della provincia.

Romoli deve essere difeso dalla politica dagli attacchi di chi vorrebbe una provincia di Viterbo terra da saccheggiare e da sfruttare anche per speculazioni legittime.

Non è un caso che Romoli è colui che sta difendendo gli agricoltori del cimino contro il progetto geotermia. Romoli è colui che si oppone a Viterbo discarica del Lazio. Il presidente della Provincia è colui che non vuole che sia deturpato il territorio della Tuscia da pannelli fotovoltaici e da pale eoliche. Romoli è colui che in prima persona e in modo forte si oppone all’individuazione nel viterbese del deposito delle scorie nucleari.

Va difeso, perchè, a causa dei motivi sopraccitati, ci sono in tanti che vorrebbero abbatterlo.

Forza Italia

Settore Organizzazione e Comunicazione

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